La bioimpedenza e la sua applicazione per l’analisi della composizione corporea

La bioimpedenza, nota anche come analisi dell’impedenza bioelettrica (BIA), è una tecnica di misurazione della composizione corporea che si basa sulla conduzione dell’elettricità attraverso il corpo. Questa tecnica è utilizzata per stimare la quantità di grasso corporeo, la massa magra e altri parametri corporei.

Il principio alla base della bioimpedenza è che i diversi tessuti corporei, come il grasso, il muscolo, l’acqua e l’osso, conducono l’elettricità in modo diverso a causa delle loro diverse proprietà elettriche. I tessuti magri, come il muscolo, contengono una quantità maggiore di acqua e minerali, che sono buoni conduttori dell’elettricità. Al contrario, il grasso corporeo contiene meno acqua e ha una maggiore resistenza all’efflusso di corrente elettrica.

Durante una misurazione BIA, gli elettrodi vengono posizionati sulla pelle in punti specifici del corpo, di solito mano e piede oppure su varie parti del corpo. Una corrente elettrica di bassa intensità e frequenza viene fatta passare attraverso il corpo da un elettrodo all’altro. I sensori misurano la resistenza al flusso di corrente e calcolano l’impedenza, che è la resistenza combinata e la reattanza al passaggio della corrente elettrica. Questi dati vengono quindi utilizzati per calcolare la percentuale di grasso corporeo, lo stato di idratazione e altre informazioni sulla composizione corporea.

La bioimpedenza è un metodo relativamente rapido, non invasivo e poco costoso per stimare la composizione corporea. Tuttavia, è importante notare che i risultati della bioimpedenza possono variare in base a diversi fattori, come l’idratazione corporea, l’assunzione di cibo e bevande, la temperatura ambiente e altri fattori che influenzano la conduttività elettrica dei tessuti.

Sebbene la bioimpedenza sia una tecnica comune e conveniente per stimare la composizione corporea, è importante considerare che le misurazioni possono essere soggette a una certa variabilità e che i risultati possono essere influenzati da diverse condizioni. Prima di utilizzare la bioimpedenza o qualsiasi altra tecnica di misurazione della composizione corporea, è consigliabile consultare un nutrizionista o un professionista della salute per ottenere una valutazione accurata e comprenderne i limiti.

Cosa è e come funziona la plicometria?

La plicometria è una tecnica di misurazione della composizione corporea che si basa sulla misurazione dello spessore delle pliche cutanei, ovvero pieghe di pelle e tessuto sottocutaneo prelevate da punti specifici in diverse parti del corpo. Questa tecnica viene utilizzata per stimare la quantità di grasso corporeo presente nell’organismo.

Durante una misurazione plicometrica, un professionista utilizza un calibro chiamato plicometro per afferrare con precisione un lembo di pelle e tessuto sottocutaneo in diverse zone corporee, come il tricipite, il bicipite, la zona addominale e la coscia. Una volta afferrata la plica, il plicometro misura lo spessore del tessuto. Questi dati vengono poi utilizzati per calcolare l’indice di massa grassa attraverso formule specifiche.

Le misurazioni plicometriche sono basate sulla premessa che la quantità di grasso sottocutaneo sia proporzionale all’ammontare di grasso corporeo totale. Sebbene la plicometria possa fornire una stima approssimativa della percentuale di grasso corporeo, è importante considerare che questa tecnica ha alcune limitazioni. Ad esempio, non tiene conto della distribuzione del grasso corporeo, che può variare da individuo a individuo. Inoltre, la precisione delle misurazioni dipende dalla competenza dell’operatore nel prelevare le pliche e dalla variabilità individuale nella struttura del tessuto sottocutaneo.

La plicometria è spesso utilizzata in ambito sportivo e di fitness, così come in ambito clinico e di ricerca. È una tecnica meno invasiva rispetto ad altre metodologie di misurazione della composizione corporea, come la densitometria a raggi X o la pesata idrostatica. Tuttavia, è importante sottolineare che la plicometria può fornire solo una stima approssimativa del grasso corporeo e che altre metodologie più avanzate potrebbero essere necessarie per ottenere una valutazione più accurata della composizione corporea.